Carne biologica – che cos’è, come e perché sceglierla

La carne non è tutta uguale. Trovi spesso l’indicazione “carne biologica” nel banco-frigo del supermercato, magari con una sostanziale differenza di prezzo. Forse ti sei chiesto cosa si intende per carne biologica?

Scopriamo insieme cosa distingue la carne biologica dalle altre tipologie di carne. Veramente conviene acquistarla?

Cos’è la carne biologica?

Per carne biologica si intende la carne proveniente da allevamenti biologici, che agiscono nel rispetto dell’ambiente. Questi devono essere in grado di garantire la qualità e la tracciabilità della carne lungo tutta la filiera produttiva, compreso il trasporto.

Gli allevamenti biologici mirano principalmente a garantire il benessere animale, rispettando i ritmi di crescita degli animali allevati e le loro necessità di spazio. Ciò permette di ottenere carne bio di alta qualità.

Come per tutti i prodotti biologici, anche la carne deve rispettare determinati requisiti per essere considerate veramente biologica. Se tali standard vengono meno, l’allevamento e la carne da esso prodotta non possono definirsi a marchio bio.

Come riconoscere la carne biologica?

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Sempre più allevatori introducono sul mercato carni biologiche. I prodotti nel banco del supermercato sono tanti e si rischia di fare confusione. Come puoi riconoscere la carne bio?

Quando fai la spesa dovresti prestare attenzione alle indicazioni di tracciabilità e qualità della carne che acquisti.  Solitamente, le carni biologiche provengono da animali nati, allevati e macellati in Italia. Prediligono -in gergo- una “filiera corta”, ossia non devono fare molta strada dall’allevamento al consumatore finale.

Molte macellerie ad oggi possiedono l’angolo del biologico. Qui puoi trovare carne di pollo, di tacchino, di manzo, di maiale, etc. allevati con metodo biologico. L’assortimento dei vari tagli differisce a seconda del punto vendita, si trovano con molta facilità hamburger di carne di pollo biologico e fette di manzo biologico.

È importante verificare che la carne provenga da allevamento biologico.

La certificazione biologica è facilmente riconoscibile grazie alla presenza in etichetta del marchio bio. Si tratta di un logo di colore verde raffigurante una fogliolina formata da dodici stelle. Il marchio bio è valido a livello europeo come segno di certificazione biologica.

Regolamento sul biologico, le norme sulla zootecnia

Il termine “carne bio” per il consumatore è indice di garanzia di genuinità e ridotto impatto ambientale. Viene infatti posta particolare attenzione all’ambiente biologico, al benessere animale e alla qualità del prodotto finale.

Il regolamento europeo per l’allevamento e la produzione di carni biologiche prevede che siano rispettate con rigore determinate normative. Le aziende Agricole che operano nel biologico ricevono frequenti visite dalle autorità competenti, incaricate di verificare che siano rispettati i requisiti per la certificazione biologica.

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea vengono indicate le “norme per le produzioni ottenute mediante metodi di coltivazione e allevamento biologici”. Tali norme riportano in dettaglio quali sono “i principi e metodi per le produzioni zootecniche biologiche” (Allegato A, Titolo V).

 I punti fondamentali trattati nell’Allegato A sono riassunti di seguito:

  • Alimentazione

Gli animali allevati dono essere nutriti con cibo biologico proveniente da agricolture sostenibili.  Secondo la normativa, per l’alimentazione degli animali allevati è possibile utilizzare “foraggi freschi, secchi [..], radici, tuberi ed altre parti vegetali; cereali e legumi”. Non sono ammessi mangimi costituiti da cereali OGM (organismi geneticamente modificati).

  • Benessere animale

Il numero di capi allevati deve essere proporzionale alle dimensioni dell’azienda e alla capacità produttiva del sistema agricolo. Gli animali devono essere allevati in condizioni igieniche idonee, con un livello ottimale di umidità. L’allevamento biologico non prevede inoltre di tenere gli animali in gabbia. Gli animali allevati devono potersi muovere liberamente e, quando possibile, devono essere lasciati liberi di pascolare all’aperto.

  • Cure veterinarie

 L’utilizzo di antibiotici è concesso unicamente quando strettamente necessario per il benessere animale e sotto la supervisione di un medico veterinario.   Tuttavia, sono da privilegiare le tecniche di fitoterapia, omeopatia e medicina naturale. È obbligatoria la registrazione di tutti gli interventi terapeutici effettuati sul “quaderno di stalla”.

  • Trasporto

Gli animali allevati devono essere trasportati unicamente per brevi tragitti, sempre nel rispetto degli “spazi idonei”. Una filiera corta, a km 0, rappresenta un vantaggio sia per il consumatore che per l’ambiente.

Alimentazione e pascolo

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Dopo aver descritto quali sono i punti chiave per la produzione di carne biologica, possiamo affermare che un allevamento biologico deve permettere il pascolo al bestiame. Non è necessario che l’appezzamento di terreno sia parte dell’azienda agricola, tuttavia deve essere verificato il reale pascolo degli animali allevati.

I terreni adibiti al pascolo per la produzione di carni biologiche non devono presentare residui di OGM, fertilizzanti, o sostanze chimiche inquinanti. Anche I terreni per il pascolo devono quindi essere autorizzati per essere utilizzati nel settore biologico.

Per rispettare gli standard biologici, gli animali allevati devono essere alimentati con mangimi biologici (almeno per il 50%). I cibi biologici utilizzati come foraggio sono prevalentemente di origine vegetale, prodotti dall’azienda agricola stessa o da aziende agricole vicine (produzioni locali).

La scelta degli alimenti deve essere equilibrata, in riferimento ai fabbisogni giornalieri di ciascuna specie allevata ed allo stadio di sviluppo. Vi è il divieto categorico di somministrare alimenti OGM, amminoacidi sintetici, molecole stimolanti la crescita, o praticare l’alimentazione forzata (tout court).

Differenza tra carne biologica e grass-fed

Sebbene condividano alcune caratteristiche, carne biologica e carne grass fed (carne di animali alimentati ad erba) non sono la stessa cosa.

La carne bio è quella che proviene da allevamenti biologici, che agiscono nella tutela del benessere animale e nel rispetto dell’ambiente. Riassumendo le caratteristiche, per la produzione di carne biologica gli animali:

  • Sono alimentati con mangimi biologici, provenienti da aziende agricole locali e coltivati senza l’uso di OGM.
  • Hanno accesso al pascolo, ma la loro alimentazione consiste prevalentemente di mangimi biologici.
  • Non vengono sottoposti a trattamenti farmacologici e antibiotici, se non strettamente necessario.

La carne grass fed è invece un tipo di carne prodotta da animali nutriti esclusivamente con erba. Il termine grass fed è riservato unicamente alla carne di manzo, certificata dalla American Grassfed Association (AGA). Si parla quindi di bovini che vengono allevati esclusivamente al pascolo, liberi.

Analogamente alla carne biologica rimane l’attenzione all’utilizzo di farmaci e alla tutela dell’ambiente. Per la produzione di carne grass fed, gli animali devono essere:

  • 100% allevati al pascolo, senza impiego di cereali nell’alimentazione
  • allevati nel rispetto dell’ambiente.

Da un punto di vista nutrizionale, sia la carne biologica che la carne grass fed presentano un basso tenore di acidi grassi saturi rispetto alla carne tradizionale. Tuttavia, la carne grass fed è da considerarsi di qualità superiore, poiché presenta livelli più alti di antiossidanti e omega-3.

La certificazione e il controllo delle carni biologiche

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Gli allevamenti devono rispettare i requisiti di certificazione biologica per poter produrre carne a marchio bio. Tali requisiti sono indicati nella normativa pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (i cui punti fondamentali sono stati riassunti nel precedente paragrafo: Regolamento sul biologico, le norme sulla zootecnia).

Le autorità competenti sono chiamate a verificare il rispetto dei requisiti indicati nella normative per poter dichiarare l’allevamento come biologico. I controlli continuano anche dopo l’ottenimento della certificazione, con obiettivo di verificare che siano mantenuti gli standard richiesti.

Le autorità competenti svolgono l’attività di monitoraggio lungo tutte le fasi della filiera produttiva: dalla produzione di mangimi, alle fasi di allevamento, macellazione, trasformazione e trasporto, fino all’immissione sul mercato come carni biologiche.

I controlli avvengono in modo sistematico e un’irregolarità viene subito notificata all’Autorità Sanitaria Locale. Le carni biologiche che trovi nei banchi del supermercato sono quindi garantite dai numerosi controlli di qualità e sicurezza che avvengono lungo tutta la filiera.

Ci sono vantaggi per l’ambiente e il benessere animale?

Il cibo biologico è da preferire per limitare l’impatto ambientale. Nell’ottica della sostenibilità alimentare, la carne bio è una scelta alimentare consigliata. Le carni biologiche sono infatti prodotte da animali allevati senza l’abuso di antibiotici, nutriti con mangimi coltivati senza pesticidi, per la tutela dell’ambiente biologico e del territorio.

Ricorda inoltre che gli allevamenti biologici producono carne nel rispetto del benessere animale. Gli animali allevati devono essere tenuti in condizioni igieniche adeguate e rispettose degli spazi individuali affinché siano rispettati i requisiti di certificazione biologica.

Scegliere carni biologiche è quindi fondamentale per tutelare sia l’ambiente che il benessere animale.

Perché mangiare carne Grassfed?

Ci sono vantaggi per la tua salute?

Molti ritengono che preparare ricette con carne di manzo o carne di pollo biologico possa essere utile anche per la propria salute. La carne biologica è veramente più sana della carne tradizionale?

Le sostanze farmacologiche somministrate al bestiame in fase d’allevamento rimangono nelle carni, seppure in tracce. Negli allevamenti intensivi vengono utilizzati con molta facilità sia ormoni (per velocizzare la crescita degli animali), che antibiotici (per limitare l’elevato rischio di infezioni dovuto al sovraffollamento in cui si trovano a vivere gli animali allevati).

È risaputo che gli ormoni della crescita possono favorire lo sviluppo di tumori, mentre per gli antibiotici il problema è legato all’antibiotico resistenza, fenomeno che seleziona ceppi sempre più forti di microrganismi patogeni. Di conseguenza, la carne di pollo biologico, prodotta senza l’utilizzo di ormoni e antibiotici, è senza dubbio più sana di quella proveniente dagli allevamenti intesivi.

Mangimi biologici ed erba sono inoltre un vantaggio per la qualità delle carni, che avrà un basso tenore di acidi grassi saturi. Consumare carne biologica è quindi di beneficio sia per il Pianeta che per il consumatore!

Hai altre domande sulla carne biologica a cui abbiamo dimenticato di rispondere? Contattaci per discuterne assieme.