La catena alimentare del bosco – definizione, principi ed esempi

Sicuramente conosci l’importanza della catena alimentare. Gli esseri viventi per sopravvivere devono procurarsi sostanze nutritive. Nell’ambiente del bosco sono messi in relazione tra loro mediante la catena alimentare del bosco.

Cosa significa catena alimentare del bosco?

Come funziona?

E quali sono i principi su cui si basa? Scopriamolo insieme!

cadena alimenticia del bosque

Cosa si intende per catena alimentare del bosco?

La catena alimentare del bosco descrive le relazioni tra gli esseri viventi che abitano nell’ambiente del bosco. Quella del bosco è anche detta catena alimentare terrestre, per distinguerla dalla catena alimentare marina o dalla catena alimentare del fiume.

L’ambiente bosco è uno dei più complessi. Di conseguenza, il modo in cui gli esseri viventi che lo abitano sono in relazione trofica, sarà descritto da una catena alimentare a piramide molto articolata.

Tra gli elementi viventi del bosco troviamo sia animali erbivori, che animali carnivori, ma anche organismi autotrofi e decompositori. Questi sono uniti tra loro nella scala trofica.

Vediamo come è strutturata la catena alimentare del bosco!

Quali sono i principi della catena alimentare del bosco?

Lo scopo di tutti gli esseri viventi è procacciarsi le sostanze nutritive necessarie alla propria sopravvivenza. Ciò avviene anche nell’ambiente del bosco, dove gli esseri viventi sono legati tra loro da interazioni predatore-preda, o consumatore – risorsa.

La catena alimentare del bosco, o catena trofica del bosco, descrive il modo in cui gli esseri viventi sono in relazione alimentare tra loro. Per capire come gli elementi viventi del bosco possono interagire tra loro, occorre fare alcune considerazioni:

  • Il bosco è organizzato in più livelli, ciascuno dei quali possiede una diversa flora e fauna.

Questi sono: il sottosuolo, abitato prevalentemente da insetti e funghi decompositori; il suolo e la parte aerea (fusto e fronde degli alberi), che presentano una varietà di specie appartenenti a più livelli trofici della catena alimentare.

  • Le piante, che danno struttura all’ambiente del bosco, sono parte della catena trofica.

Gli organismi vegetali si trovano infatti nel primo gradino della piramide trofica. Essi sono in grado di convertire i raggi del sole in energia metabolica, mediante la fotosintesi clorofilliana. Vengono pertanto considerati produttori primari.

  • La complessità dell’ecosistema del bosco fa sì che le varie catene alimentari siano collegate tra loro a formare una rete alimentare. Nell’ambiente del bosco, quindi, le relazioni alimentari tra gli esseri viventi sono meglio descritte dalla rete alimentare del bosco.

Come funziona la catena alimentare del bosco?

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L’ambiente del bosco è un serbatoio di biodiversità. Le diverse specie sono tra loro in relazione alimentare.

Gli esseri viventi presenti in un determinato ecosistema boschivo possono essere raggruppati in differenti livelli trofici. Questi vengono rappresentati graficamente nella piramide ecologica (o piramide trofica).

Nel primo gradino della piramide ecologica troveremo gli esseri viventi in grado di produrre energia metabolica in maniera autonoma, i produttori primari. Salendo lungo i gradini della piramide troveremo invece quegli organismi che per vivere devono trarre sostanze nutritive da altri organismi viventi.

Questi ultimi sono i consumatori. A seconda di cosa utilizzano come cibo, essi vengono distinti in:

  • Consumatori primari

Sono gli animali erbivori, che traggono sostanze nutritive dai consumatori primari.

Un consumatore primario si alimenta principalmente con piante e altri organismi vegetali. Non può mangiare altri consumatori.

  • Consumatori secondari, o di grado superiore.

Sono prevalentemente animali carnivori, che per alimentarsi si nutrono con le carni dei consumatori primari. Tra i consumatori secondari rientrano però anche gli onnivori, che possono scegliere se alimentarsi con organismi vegetali, o animali.

  • Decompositori

Sono organismi che attaccano gli animali erbivori o carnivori dei livelli precedenti. Sono in grado di digerire i tessuti organici, restituendo al terreno gli elementi primari in forma minerale.

Vediamo in dettaglio quali sono gli esseri viventi, ma anche gli elementi non viventi del bosco che partecipano a formare la catena trofica!

Energia solare: il primo anello della catena

La luce del sole è il primo elemento da considerare nella catena alimentare del bosco. Possiamo inserire la luce del sole al livello 0 della piramide trofica.

Il sole invia la sua energia sulla terra sotto forma di raggi luminosi a varie lunghezze d’onda. Le foglie e altre parti aeree delle piante contengono un particolare pigmento fotosensibile, capace di convertire la luce del sole in energia metabolica. Questo pigmento prende il nome di clorofilla.

Il processo mediante il quale le piante convertono la luce del sole in zuccheri e ATP (energia) è detto fotosintesi clorofilliana. Grazie a questa essenziale attività di conversione, le piante sono considerate i principali produttori primari, ma come vedremo non sono le sole.

I produttori primari

Il primo livello della piramide ecologica è rappresentato dai produttori primari. In questa categoria rientrano gli organismi vegetali capaci di produrre sostanze nutritive a partire dall’energia del sole (organismi autotrofi).

La capacità di svolgere la fotosintesi clorofilliana non è esclusiva delle piante. Anche alcuni batteri ed alcune tipologie di alghe, infatti, possiedono questa caratteristica.

Gli organismi autotrofi, in grado di compiere la fotosintesi clorofilliana, sono considerati i produttori primari di energia. Oltre a permettere la conversione dell’energia solare in energia metabolica, la fotosintesi clorofilliana consente di mantenere una buona qualità dell’aria.

L’attività metabolica delle piante, infatti, garantisce l’aumento della concentrazione di ossigeno nell’aria, mentre l’anidride carbonica viene ridotta.

Gli alberi e le piante più piccole in una foresta crescono a diverse altezze, formando strati. Le chiome degli alberi più alti creano un riparo per le piccole piante del sottobosco e le riparano dai raggi diretti del sole.

Nell’ambiente del bosco possiamo trovare piante sia annuali che perenni. Le annuali vivono solo un anno, mentre le piante perenni vivono almeno due anni.

Nelle regioni temperate, tra gli alberi più tipici dell’ecosistema del bosco abbiamo: il frassino, la quercia, l’acero, l’olmo, il pioppo, la betulla, il ginkgo e la magnolia. Nei climi tropicali sono abbondanti: l’acacia, il faggio meridionale, il baobab, il teak, l’ebano, , il platano e il palissandro.

I consumatori primari

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I consumatori primari sono quegli esseri viventi che si nutrono solo di organismi vegetali (ossia dei produttori primari). Rappresentano il secondo gradino della piramide ecologica.

Tra i consumatori primari troviamo gli animali erbivori, ma anche gli insetti e alcuni microrganismi che si nutrono della corteccia, dei semi o delle foglie degli alberi.

Nell’ambiente del bosco le classi di consumatori primari più abbondanti includono: gli insetti (come bruchi, farfalle, scarabei, coccinelle, api, etc.), le chiocciole, i lombrichi, i roditori, le lepri, i conigli, gli scoiattoli, i cerbiatti, i cervi, i caprioli ed alcune specie di uccelli erbivori.

Questi animali si nutrono principalmente con piante erbacee e arbustive, o parti di esse (semi, frutti, bacche).

I consumatori secondari

I consumatori primari sono animali carnivori, o onnivori, che si nutrono di organismi animali (ossia dei consumatori primari). Rappresentano il terzo gradino della piramide ecologica.

Tra i consumatori secondari che abitano nell’ecosistema del bosco troviamo i ragni, le lucertole, le rane, i rospi ed altri piccoli predatori che si nutrono di insetti, lumache e lombrichi (consumatori primari).

Appartengono al gruppo dei consumatori secondari anche alcune specie di uccelli insettivori, come il picchio, il merlo, la gazza e il pettirosso.

I consumatori terziari

I consumatori terziari sono i superpredatori, ossia gli animali carnivori che si nutrono dei consumatori secondari (siano essi animali carnivori o onnivori). Rappresentano il quarto e ultimo livello della piramide ecologica.

Il livello trofico dei consumatori secondari include: i grandi uccelli predatori, come gufi, aquile e falchi ed i mammiferi predatori, quali volpi, lupi e orsi, che mangiano conigli e roditori.

I decompositori

Questo livello trofico include quegli organismi che si nutrono dei resti di animali e vegetali. Si tratta di batteri e funghi decompositori, capaci di trasformare la materia organica in nutrimento per le piante.

Anche alcune categorie di insetti rientrano nel livello trofico dei decompositori. Sono un esempio gli scarafaggi saprofagi, le mosche e le vespe.

L’azione dei decompositori fa sì che il terreno si arricchisca di sostanze nutritive. Ciò facilita la crescita delle piante, completando il ciclo biologico della catena alimentare.

Catena alimentare del bosco: equilibrio per gli ecosistemi

Il bosco svolge numerose funzioni che contribuiscono a mantenere gli ecosistemi in equilibrio. Lo sfruttamento del suolo e il disboscamento delle foreste hanno infatti gravi conseguenze sull’ambiente.

Le piante grazie alla fotosintesi clorofilliana aiutano a mantenere l’aria pulita. La qualità dell’aria si riduce quando le foreste vengono distrutte. Inoltre, l’ambiente del bosco preserva un gran numero di specie e contribuisce a mantenere la biodiversità. Distruggendo le foreste queste specie vengono messe a rischio di estinzione.

Anche tu puoi aiutare il bosco a preservare l’equilibrio degli ecosistemi. Ecco come:

  • Evita di usare insetticidi o erbicidi nel tuo orto
  • Pianta un albero nel tuo giardino
  • Fai la raccolta differenziata (limita l’inquinamento del suolo)
  • Utilizza mezzi di trasporto ecologici (riduce l’emissione di gas serra)

Ci sono altri elementi della catena alimentare del bosco che abbiamo dimenticato di menzionare?

Contattaci per discuterne assieme.