Catena alimentare del fiume – definizioni, principi ed esempi

Forse hai già sentito parlare della catena alimentare e della sua importanza per gli ecosistemi. Anche nell’ecosistema del fiume gli esseri viventi d’acqua dolce sono tra loro in relazione trofica.

Cosa significa catena alimentare del fiume? Come funziona? Perché è importante? E su quali principi si basa? Scopriamolo insieme!

Che cos’è la catena alimentare del fiume?

La catena alimentare del fiume descrive le relazioni alimentari che esistono tra gli esseri viventi d’acqua dolce. Tra questi vi sono animali, piante e microrganismi. Questi rappresentano i consumatori e i produttori della catena alimentare.

Così come avviene per la catena alimentare del mare e la catena alimentare del bosco, anche la catena alimentare del fiume è organizzata in livelli. Per questo motivo si parla più spesso di piramidi alimentari.

Gli ecosistemi sono strutture complesse, ricche di specie in grado di creare interazioni molto complesse tra loro. Nell’ecosistema del fiume, così come nell’ecosistema marino o nell’ecosistema terrestre, è perciò meglio parlare di rete alimentare.

Vediamo in dettaglio in cosa consiste la catena alimentare del fiume!

Quali sono i principi della catena alimentare del fiume?

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La catena trofica rappresenta il modo in cui gli esseri viventi si trovano in relazione tra loro nel ciclo alimentare. Per comprendere meglio il significato della catena alimentare del fiume occorre soffermarci prima su alcuni punti fondamentali:

  • Tutti gli esseri viventi hanno bisogno di energia per sopravvivere

Ciascuno di essi escogita strategie differenti per raggiungere questo scopo.

  • Il fiume è in continuo movimento

L’acqua dolce scorre verso valle a velocità variabili. Al contrario di quanto avviene nell’ecosistema terrestre, nell’ecosistema del fiume gli organismi viventi subiscono forti perturbazioni ambientali. Le modificazioni del flusso e della portata del corso d’acqua influenzano molto le relazioni tra le specie ed il loro ciclo alimentare.

  • Biodiversità

All’interno dell’ecosistema del fiume vi sono numerose specie. Oltre ai pesci, infatti, troviamo rettili, anfibi, mammiferi, ma anche piante acquatiche, alghe e una moltitudine di microrganismi. Questi condividono lo stesso ambiente e sono tra loro in relazione alimentare.

L’acqua come ambiente di vita

L’acqua dolce è un bene preziosissimo per l’equilibrio degli ecosistemi. È parte delle cellule degli organismi viventi ed è necessaria per la vita. Tuttavia, l’acqua dolce non è una risorsa infinita: è presente sul pianeta in modo scarso e non omogeneo.

Nonostante ciò, l’ecosistema del fiume offre diverse tipologie di habitat:

  • la superficie
  • la colonna d’acqua
  • il fondale

Vivere nell’acqua

L’ecosistema del fiume non è un ambiente molto confortevole in cui vivere. La corrente infatti costringe gli organismi d’acqua dolce a ricreare ogni giorno nuove condizioni di equilibrio.

Come avviene anche in ambiente marino, gli organismi produttori e consumatori sono sottoposti allo stress del moto ondoso. Inoltre, risentono dei forti cambiamenti di temperatura che sono presenti alle diverse profondità.

La catena trofica e la piramide alimentare

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Analogamente a quanto avviene nell’ecosistema del mare, anche gli esseri viventi d’acqua dolce vengono distinti in base alla modalità con cui riescono a procacciarsi il cibo.

Per schematizzare il concetto, una catena alimentare semplice è composta dai seguenti livelli trofici:

  • Produttori primari

In questa categoria rientrano tutti gli esseri viventi in grado di convertire la luce del sole in energia metabolica. Si tratta di organismi produttori fotosintetici, che stanno alla base della catena trofica.

In riferimento alla catena alimentare del fiume, sono un esempio di produttori primari alcune piante d’acqua dolce: la peste d’acqua (elodea), le alghe fotosintetiche ed una particolare tipologia di plancton contenente pigmenti fotosintetici, il fitoplancton.

  • Consumatori

Tutti gli altri esseri viventi che non possono produrre il proprio cibo da soli sono detti consumatori. Un consumatore per ottenere energia deve mangiare altri organismi, siano essi animali o vegetali.

In base al tipo di regime alimentare (vegetariano, onnivoro, o esclusivamente carnivoro) un compositore può essere distinto in 3 tipologie. Ciascuna di queste rappresenta un livello trofico della piramide alimentare. Questa distinzione resta valida anche per la catena alimentare del fiume.

  • Consumatori primari: erbivori.

Si nutrono esclusivamente di organismi vegetali (produttori primari). In questo livello della catena alimentare del fiume possiamo trovare alcuni insetti come le libellule, le farfalle ed i moscerini. Il plancton appartiene a questo livello trofico.

Che cos’è il plancton? Si tratta di piccoli animali – zooplancton – che vivono sospesi dalla corrente. Rappresentano il primo gradino della piramide alimentare del fiume e si nutrono esclusivamente di alghe o di microrganismi.

  • Consumatori secondari: onnivori.

Possono nutrirsi sia di organismi vegetali (consumatori primari), che di altri animali (consumatori primari). I principali consumatori secondari che possiamo trovare nell’ecosistema del fiume sono: le rane, i granchi di fiume e la maggior parte dei pesci d’acqua dolce che si nutrono di alghe e plancton.

  • Consumatori terziari: carnivori.

Sono prevalentemente carnivori che traggono energia consumando le carni di altri animali (consumatori primari o secondari). Sono al vertice della catena alimentare e per questo vengono anche detti “superpredatori”.

Tra i consumatori terziari d’acqua dolce troviamo: il luccio, la biscia d’acqua dolce, il pesce persico, l’airone ed altri uccelli che si nutrono di piccoli pesci o piccoli anfibi.

  • Decompositori

Un decompositore è un essere vivente che non è in grado di produrre da solo energia per il proprio metabolismo. Tantomeno fa della predazione un punto di forza. Per procurarsi cibo un decompositore degrada la materia organica che trova nell’ambiente.

Gli organismi decompositori sono fondamentali per gli ecosistemi: contribuiscono a mantenere l’equilibrio del ciclo alimentare e fungono da “spazzini”.

Tra gli organismi decompositori d’acqua dolce troviamo alcuni funghi, batteri, protozoi ed altri microrganismi capaci di scomporre la materia organica. Dalla loro attività vengono prodotti Sali minerali, che arricchiscono il substrato di crescita degli organismi produttori fotosintetici, completando il ciclo alimentare.

È tutto chiaro? Ti propongo di seguito un esempio di catena alimentare del fiume così da fissare bene nella mente il concetto.

Produttore primario (P) => consumatore primario (C1) => consumatore secondario (C2) => consumatore terziario (C3) => decompositore (D)

Elodea (pianta acquatica, P) => zooplancton (C1) => alborella (piccoli pesci, C2) => luccio (C3) => batteri (D)

Ricorda che più catene alimentari insieme formano una rete alimentare. Questa è la rappresentazione che meglio descrive le relazioni alimentari in un ecosistema.

La catena alimentare nel fiume e nel torrente

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Gli organismi degli ecosistemi acquatici si possono distinguere in base all’habitat in cui vivono.

La catena alimentare del fiume e del torrente, così come la catena alimentare marina, hanno in comune l’ambiente acquatico. Nei primi due casi troviamo organismi di acqua dolce, mentre in ambiente marino abbiamo organismi capaci di vivere a elevate concentrazioni di salinità.

Gli abitanti del torrente e del fiume

A seconda della nicchia che ricoprono nell’ecosistema del fiume, gli organismi vengono raggruppati in:

  • Benthos

Sono gli animali che popolano il fondale, o letto, del fiume.

  • Necton

Sono gli animali che nuotano attivamente nella colonna d’acqua.

  • Neuston

Sono gli organismi che vivono a contatto con la superficie dell’acqua. Si tratta di microrganismi ed insetti galleggianti.

  • Peripyhton

Sono gli organismi incrostanti, capaci di crescere su altri microrganismi o su oggetti sommersi, come pietre, tronchi, etc.  

  • Plancton

è il complesso di tutti i piccoli organismi che vivono in sospensione nell’acqua dolce. Essi fluttuano e seguono la corrente con moto passivo.  Bisogna distinguere il plancton vegetale, capace di svolgere fotosintesi (fitoplancton) ed il plancton animale, che si nutre di alghe e microrganismi (zooplancton).

La vegetazione delle rive

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Le piante che popolano l’ecosistema del fiume si sono dovute adattare alle condizioni di un ambiente acquatico. Uno dei principali ostacoli che hanno dovuto affrontare è il modo in cui effettuare gli scambi gassosi.

Mentre questo processo avviene facilmente nell’ambiente terrestre, le piante sommerse hanno dovuto modificare la struttura delle proprie foglie. Molte piante acquatiche, infatti, hanno foglie sottili e molto ampie. Questo serve a permettergli di captare quanta più luce ed ossigeno possibili.

Nell’ecosistema del fiume, sono un esempio di organismi produttori fotosintetici la peste d’acqua (elodea), il millefoglio, il ceratofillo.

Alcune piante, invece, hanno evoluto la caratteristica di poter galleggiare, evitando il problema della ricezione della luce. Queste piante possiedono dei veri e propri “galleggianti”, costituiti da tessuto aerifero. Ne è un esempio la ninfea.

Cosa minaccia la catena alimentare del fiume?

L’inquinamento ambientale è la principale minaccia per l’ecosistema del fiume. L’eccesivo uso di pesticidi nelle coltivazioni agricole danneggia la qualità dell’acqua dolce nelle falde acquifere e nei fiumi. Altre problematiche sono la pesca intensiva, gli scarichi industriali ed urbani, i rifiuti solidi come le buste di plastica e altro materiale che viene riversato nei fiumi e nei torrenti.

Dal fiume, il danno si estende all’ecosistema marino e ne risente anche la catena alimentare del mare.

Anche tu puoi contribuire a salvaguardare l’ecosistema del fiume prestando più attenzione all’ambiente!

Esploriamo la rete alimentare del fiume


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