Come aprire un negozio di prodotti biologici

Aprire un negozio di prodotti biologici può essere un’ottima opportunità per chi vuole mettersi in proprio, e lo è ancora di più se il BIO è la nostra passione.

Un mercato in continua crescita che rispetta e valorizza l’ambiente e le sue preziose risorse. L’opportunità sembra essere positiva ma sappiamo che in Italia aprire un supermercato o un piccolo punto vendita richiede numerosi passaggi.

Grazie a questo articolo scopriremo insieme come fare per aprire un negozio di prodotti biologici e avviarlo al successo.

Come aprire un negozio di prodotti biologici

negozio di prodotti biologici
BIO AL SACCO

Se non stiamo operando in franchising e quindi abbiamo noi il diritto di scelta della posizione e non abbiamo limitazioni sul bacino di utenza, né distanziamenti forzati fra un punto vendita e l’altro dello stesso marchio, il nostro primo compito sarà quello di trovare il locale giusto nella posizione giusta.

Gli inglesi amano dire “location, location, location”, che tradurremmo con “la posizione è tutto”. Ed è vero, nel mercato immobiliare come in quello commerciale – a maggior ragione.

Ecco alcuni consigli per trovare la posizione giusta:

  • Scegli un negozio di passaggio e con parcheggio

È importante scegliere una posizione di passaggio ma con ampio parcheggio a disposizione, soprattutto se in città trafficate.

  • Meglio una posizione vicina ad altri negozi e in zone popolose

Il nostro negozio sarà un piccolo supermercato (o grande, a seconda del tipo di investimento), ergo servirà a riempire le dispense e i frigoriferi delle famiglie del territorio.

Inutile scegliere un negozio con ampio parcheggio in una zona remota della città, meglio optare per un negozio in prossimità di centri abitati e quartieri popolosi. Se è pur vero che per fare la spesa ci si sposta in auto, la comodità di avere un negozio con alimenti freschi e sani sotto casa non va sprecata.

Ancor meglio se vicino a negozi di servizi utili come un ufficio postale, una tintoria, una farmacia…

  • Subentrare e adattare è meglio che fare da zero

Se ne abbiamo l’occasione, scegliamo di subentrare in un locale che svolgeva un’attività simile, potremo adattare i macchinari, gli spazi e le diverse aree senza partire da zero, risparmiando sui costi.

Inoltre l’ambiente potrebbe già avere le autorizzazioni necessarie, facendoci risparmiare anche parecchio tempo in burocrazia.

RICORDA

Con così tanta concorrenza fra negozi di alimentari e grandi catene, dimostrare che i nostri prodotti sono di qualità è il primo passo per sviluppare un rapporto di fiducia a lungo termine con i nostri clienti, avviando al contempo la forma di pubblicità più potente al mondo: il passaparola.

1. Normative e fornitori

Il logo biologico dell'UE
Il logo biologico dell’UE

Come accennato in apertura, prima di aprire un negozio di prodotti biologici ci dovremo informare in modo approfondito presso chi di dovere circa le norme che regolamentano le colture biologiche e i requisiti di legge che vincolano l’apertura di un’attività commerciale alimentare, inclusi quelli dell’ASL che dovrà autorizzare e certificare la conformità dei locali.

Anche in questo caso, se per aprire un franchising è avvantaggiato chi si appoggia al marchio à-perché ha un’attività quasi chiavi in mano, chi opta per un’attività in proprio libera da vincoli di partnership dovrà fare tutto da solo ed essere in grado di scegliere in autonomia prodotti e produttori realmente biologici sarà fondamentale.

In particolare un negozio BIO indipendente dovrà fare attenzione a:

  • Frutta e ortaggi non dovranno essere stati coltivati in campi intensivi;
  • I prodotti confezionati non dovranno contenere sostanze chimiche e conservanti vietati;
  • Tutti i prodotti per la pulizia e l’igiene della casa e i prodotti cosmetici dovranno riportare il marchio di certificazione BIO come CCBP ed EcoCert.

2. Quanto costa aprire un negozio di prodotti biologici?

Anche qui c’è da fare un distinguo fra costi di apertura di un negozio in franchising e di uno indipendente.

Generalmente l’investimento generale richiesto per avviare un negozio in franchising di prodotti biologici è inferiore rispetto all’apertura di un negozio indipendente, tuttavia i ricavi nel secondo caso saranno maggiori dato che al franchising dovremo corrispondere una percentuale sugli introiti.

In media un negozio di prodotti bio in franchising necessita di un investimento di circa 50.000 euro mentre per aprire un negozio più fornito dove sono venduti sia prodotti alimentari che non, inclusa oggettistica, abbigliamento, prodotti per l’igiene e la pulizia, cosmesi, dovremo prevedere un investimento di circa 80.000 euro.

L’iter burocratico da seguire in Italia per aprire un negozio BIO prevede numerosi passaggi:

  • Aprire la posizione con relativa partita iva presso l’Agenzia delle Entrate
  • Iscrivere l’azienda al Registro delle Imprese della Camera di Commercio del territorio
  • Inquadrare le posizioni INAIL e INPS dell’imprenditore, di eventuali famigliari che lavorano all’interno del negozio e di tutti i dipendenti
  • Far ispezione e attestare l’idoneità dei locali dall’ASL
  • Presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività al proprio Comune

Ovviamente dovremo mettere in conto tutti i costi relativi alla gestione, dal compenso del commercialista a un’eventuale figura che gestisca le paghe e i contributi dei dipendenti, le spese di acqua, luce, affitto, la SIAE se intendiamo diffondere musica nei locali, ecc…

  • Costi d’arredo

Un’attività indipendente potrà scegliere arredi tutto sommato semplici, soprattutto se il negozio è di dimensioni contenute possono bastare delle scaffalature, qualche tavolo espositivo, cesti di varie dimensioni (magari in vimini), un banco cassa, dei carrelli e un frigorifero/freezer.

Trattandosi di un negozio che punta tutto sul concetto di sostenibilità, il nostro consiglio è di scegliere arredi in materiali non inquinanti (es. legno) e dall’aspetto naturale, in modo da creare un’atmosfera invitante per l’acquisto del cliente.

  • Costi di fornitura

Una buona fetta dell’investimento sarà destinata mensilmente all’acquisto dei prodotti da vendere.

Parliamo di scadenze mensili solo ai fini della rendicontazione personale del business plan, quindi per monitorare e pianificare in modo corretto entrate e uscite.

Ovviamente l’acquisto dei prodotti biologici fatto in base alla scadenza dei prodotti stessi e/o in base alle scorte rimaste, per garantire sempre massima freschezza e approvvigionamento.

Ciò significa che dovremo considerare, in particolare all’inizio quando il negozio ancora non starà lavorando al pieno delle sue potenzialità, di avere a disposizione liquidità sufficiente ogni mese per riassortire i prodotti biologici in vendita.

3. Apertura di un negozio biologico indipendente

Come detto prima, l’apertura di un negozio biologico indipendente prevede un budget di almeno 80 mila euro.

Una voce che farà sollevare l’asticella dei costi anche a 100 mila riguarda la presenza di alimenti freschi che richiedono frigoriferi e congelatori.

L’attrezzatura per la conservazione di questi prodotti bio è già abbastanza costosa e in più ha un continuo consumo di corrente che farà schizzare la bolletta elettrica mensile. Difficile dare dei parametri dato che dipenderà dal tipo di frigo/freezer, dal suo consumo, dalla capienza e dal numero di postazioni presenti.

CONSIDERA CHE

Avere un negozio con reparto di prodotti freschi è sicuramente un’ottima idea, anche se comporta costi maggiori dato che frutta, verdura e carni biologiche sono fra i più ricercati (e consumati) sul mercato dalle famiglie e permetteranno un’affluenza regolare maggiore rispetto alla vendita di soli prodotti secchi.

4. Apertura di un negozio biologico in franchising

naturplus franchising
Aprire in franchising

La formula del franchising bio è sicuramente molto comoda. A fronte di un investimento iniziale, ci troveremo un negozio chiavi in mano già completo di tutto e non ci dovremo preoccupare nemmeno di trovare da soli i fornitori.

I negozi biologici possono essere di vario tipo, dal minimarket/supermarket in cui trovare alimenti, prodotti bio per la casa e la cura della persona a negozi biologici solo di una specifica categoria merceologica, ad esempio bioprofumeria, tisane e benessere, o cosmetici.

Prima abbiamo dato come cifra ipotetica per l’apertura di un minimarket biologico di piccole dimensioni (50 – 70 mq) un investimento di 50 mila euro.

In base al settore merceologico e alla dimensione del locale, ci dovremo orientare tra i 15 e i 100 mila euro.

5. Finanziamenti per l’apertura di un negozio di prodotti biologici

Non è facile possedere tutta la liquidità necessaria a sostenere da soli per intero l’investimento di un negozio, a prescindere dalla nostra età.

Aprire un negozio BIO può essere un’ottima opportunità per rimettersi in gioco dopo una vita da impiegati, ed esempio, o per investire la liquidazione o la pensione e predisporre un’attività di famiglia che potrà dare prospettive di crescita ai figli.

Ma può essere un ottimo investimento anche per un giovane, giovanissimo, che desidera essere imprenditore di sé stesso vendendo prodotti in cui crede, alimentari e non.

  • Finanziamento a fondo perduto

Alcune categorie di imprenditori potranno usufruire di finanziamenti a fondo perduto concessi da enti pubblici, regionio addirittura dall’UE.

Le categorie che più facilmente rientrano nei bandi per i finanziamenti a fondo perduto sono:

  • Giovani under 30
  • Disoccupati
  • Associazioni
  • Donne
  • Cittadini residenti in aree disagiate
  • Start up

Per poter accedere a questo tipo di finanziamento dovremo cercare i relativi bandi e fare domanda entro i termini stabiliti.

È prassi comune che il richiedente presenti un piano dettagliato del progetto, inclusi tutti i prospetti di costi da affrontare e il margine di crescita, una mappa dei locali, i costi relativi all’affitto/acquisto di negozio, macchinari, merce, ecc…

  • Prestito a tasso agevolato

Gli istituti di credito hanno sempre formule di finanziamento per chi desidera aprire un’attività, in particolare esistono istituti di credito “etico” in cui sono praticati interessi inferiori e possono beneficiare di condizioni migliori, soprattutto in un settore di punta come quello del biologico.

  • Accordi fra marchio del franchising e istituto di credito

In alcuni casi, l’istituto creditizio e il marchio del franchising possono avere già una sorta di accordo per favorire la crescita della catena agevolando le aperture. Questo può essere molto vantaggioso perché ci permetterà di aprire un negozio in breve tempo con le spalle coperte.

Aprire un negozio BIO è sempre stato il tuo sogno o sei appena riuscito nell’impresa di avviarne uno? Contattaci per raccontarci la tua storia!