Non solo in Italia ma in tutto il mondo il consumo di prodotti biologici è in aumento, e uno degli alimenti biologici più richiesti è proprio il latte.
In questo articolo metteremo a confronto alcune delle migliori marche di latte biologico e i rispettivi prodotti per scoprire cos’hanno da offrire.
Marche di latte biologico a confronto
Grandi marche e piccoli produttori hanno capito che la ricerca di qualità e sicurezza certificata non è solo una moda di passaggio ma un trend stabile in costante crescita sostenuto anche da una nuova coscienza ambientale in cui i vecchi cicli di produzione intensiva, con uso di sostanze chimiche e sfruttamento non etico delle risorse (e degli animali), sono messi al bando e visti di pessimo occhio dall’opinione pubblica.
Ecco quindi la lista delle migliori marche di latte biologico secondo gli italiani:
1. Latte Parmalat UHT PS Biologico 100%
Il Gruppo Parmalat non ha bisogno di presentazioni. Forse il marchio più popolare e diffuso per latte e latticini, al cui interno trovano spazio altri marchi del brand come Zymil il latte ad alta digeribilità, o Parmalat PuroBlu che propone latte con processi di microfiltrazione e pastorizzazione elevatissimi.
La proposta biologica del gruppo è latte Parmalat UHT PS Bio 100%, un latte parzialmente scremato nella classica confezione iconica del marchio, in bottiglia di plastica.
Leggiamo l’etichetta dei suoi valori nutrizionali:
- Energia 189 kJ / 45 kcal
- Grassi 1.55 g di cui acidi grassi saturi 0.97 g
- Carboidrati 4.75 g di cui zuccheri 4.75 g
- Proteine 3.2 g
- Sale 0.13 g
- Calcio 116.279 mg
- 15% VNR
2. Latte fresco biologico – Latte sano
Anche se non è una delle marche più conosciute, l’azienda Fattoria Latte Sano è presente sul mercato da oltre 50 anni, molto più di tanti altri nomi diffusi fra gli scaffali dei supermercati.
Marchio laziale, è stato il primo a introdurre l’allevamento in stabulazione libera e, nel corso degli anni, si è strenuamente impegnata per introdurre altre innovazioni come la vendita del latte in cartone per ottimizzarne la conservazione e l’igienicità.
Il loro latte biologico proviene esclusivamente dagli allevamenti delle campagne romane, con tratti stalla – stabilimento di lavorazione estremamente brevi, in modo da ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente e garantire sempre la freschezza del prodotto.
Osserviamo l’etichetta dei valori nutrizionali del loro latte fresco biologico intero:
- Energia 269 kJ / 64 kcal
- Grassi 3.6 g di cui acidi grassi saturi 2.4 g
- Carboidrati 4.8 g di cui zuccheri 4.8 g
- Proteine 3.2 g
- Sale 1.10 g
- Calcio 120 mg
- 15% VNR
3. Latte Bio Granarolo
Il Gruppo Granarolo è uno dei più famosi in Italia per tutto ciò che riguarda il latte e i latticini. Nato nel 1957, fra i suoi obiettivi imprenditoriali vi è il benessere animale e una ricerca costante di sostenibilità a 360 gradi riducendo i consumi, la plastica, le emissioni e l’uso di farmaci.
I soci Granarolo si trovano su tutto il territorio nazionale, con 651 allevatori italiani al suo attivo.
Oltre ai tantissimi prodotti caseari messi in commercio dal gruppo, c’è la linea del latte Granarolo Bio nei formati intero, parzialmente scremato e parzialmente scremato a lunga conservazione.
Analizziamo l’etichetta del latte Granarolo Bio intero:
- Energia 282 kJ / 67 kcal
- Grassi 3.7 g di cui acidi grassi saturi 2.5 g
- Carboidrati 5 g di cui zuccheri 5 g
- Proteine 3.3 g
- Sale 0.10 g
- Calcio 120 mg
- 15% VNR
4. Latte fresco di montagna biologico Valtellina
Il marchio Latteria Sociale Valtellina è in realtà una cooperativa che nasce a fine anni ’70 nel territorio della Bassa Valtellina per proporre al grande pubblico latte italiano e prodotti biologici di qualità sostenendo al contempo i contadini e le loro piccole produzioni di latte e derivati.
Anche se negli anni il marchio si è ingrandito, abbracciando nuovi soci e acquisendo nuovi stabilimenti sempre rivolti alla sostenibilità, si mantiene saldo sui principi iniziali di sostegno ai piccoli, evitando così qualsiasi tentativo di inclusione da parte di grosse filiere commerciali.
È così che il latte fresco di montagna biologico Valtellina è esattamente ciò che dice il nome: latte 100% valtellinese proveniente da allevamenti di montagna in cui le mucche sono alimentate con foraggio puramente biologico.
Osserviamo l’etichetta del prodotto:
- Energia 273 kJ / 68 kcal
- Grassi 3.7 g
- Carboidrati 5 g
- Proteine 3.3 g
- Sale 0.05 g
- Calcio 120 mg
- 15% VNR
5. Latte biologico parzialmente scremato Scaldasole
Fattoria Scaldasole è una delle marche BIO più note, sul mercato da oltre 30 anni e particolarmente popolare per la sua linea di yogurt.
Per il brand il biologico è una vera e propria missione, non a caso da sempre sceglie di seguire metodi produttivi e di confezionamento all’insegna della sostenibilità, con latte di pascoli italiani provenienti dai loro allevamenti.
Il loro latte parzialmente scremato è ricco di sapore e ha ottimi valori nutrizionali, come dimostra la loro etichetta:
- Energia 199 kJ / 47 kcal
- Grassi 1.6 g di cui acidi grassi saturi 1.1 g
- Carboidrati 5 g di cui zuccheri 5 g
- Proteine 3.2 g
- Sale 0.10 g
- Calcio 120 mg
- 15% VNR
6. Latte biologico UHT intero Grifo Latte
Grifo Latte è una marca umbra di latte e derivati che ha ricevuto numerosi riconoscimenti di qualità. All’interno della sua linea biologica, chiamata “Bio Senza Segreti”, troviamo latte intero, latte senza lattosio parzialmente scremato e latticini freschi come stracchino e mozzarelle.
La filiera produttiva di basa su principi di benessere animale e sui foraggi coltivati con metodi biologici 100% italiani.
In particolare il suo latte a lunga conservazione biologico intero ha ottimi elementi nutrizionali:
- Energia 278 kJ / 67 kcal
- Grassi 3.70 g di cui acidi grassi saturi 3.20 g
- Carboidrati 4.90 g di cui zuccheri 4.90 g
- Proteine 3.40 g
- Sale 0.30 g
- Calcio 120 mg (15% VNR)
Dati sul consumo di latte biologico in Italia: il trend positivo
Il latte è ricca fonte di calcio e di altri minerali essenziali per lo sviluppo e il benessere del nostro organismo ma quando il latte è proveniente da grandi filiere ci può essere il rischio di presenza, anche se in minima parte, di farmaci, cortisonici e antibiotici utilizzati sugli animali negli allevamenti intensivi.
Come ha dimostrato una recente indagine – denuncia choc della rivista Il Salvagente, analizzando i diversi tipi di latte in commercio e le relative marche, solo una manciata di prodotti hanno superato a pieni voti i controlli dimostrando la totale assenza di queste sostanze che, una volta all’interno del nostro corpo, potrebbero portare danni, soprattutto se assimilate dai bambini, il cui consumo di latte e latticini è generalmente superiore a quello di un adulto.
Come dimostrano i risultati di un’indagine condotta sulle abitudini degli italiani, il consumo annuo di latticini è in calo passando dalle 557 mila tonnellate del 2015 alle 506 mila tonnellate del 2019, mentre un’altra ricerca condotta sul volume annuo di latte confezionato importato in Italia dal 2013 al 2019 dimostra a sua volta un calo, passando da 169 mila tonnellate di confezioni a 117 mila tonnellate.
Per contro, però, è nettamente aumentata la produzione biologica di latte 100% italiano, con oltre 300 milioni di litri, dato citato in un articolo di ANABIO – Associazione Nazionale Agricoltura Biologica.
Nonostante il prezzo sia mediamente più alto del 28% rispetto al latte non biologico, gli italiani lo preferiscono, lo ricercano e lo acquistano con maggior frequenza, in un trend che non sembra smettere di crescere.
Un mercato nettamente in controtendenza rispetto alla situazione del settore lattiero caseario convenzionale e che, come afferma Federico Marchini, Presidente Nazionale di Anabio,
“rappresenta la terza categoria bio dietro a quella dell’ortofrutta e dei derivati dei cereali, coprendo una quota pari al 10 – 1% del totale delle referenze biologiche”.
In definitiva, se fino a qualche anno fa gli italiani si fidavano delle grandi marche, delle grandi catene di supermercati e facevano i loro acquisti facendo attenzione a fattori come la pubblicità di un prodotto e il prezzo conveniente, oggi c’è stata una vera e propria inversione di marcia.
Gli italiani (come molti altri paesi del mondo) scelgono secondo la qualità, leggono le etichette, preferiscono addirittura confezioni riciclabili o lo sfuso ed evitano la plastica e il polistirolo, conoscono le certificazioni e non sono spaventati ad acquistare piccole marche se contrassegnate come BIO né a fare acquisti (online e non) in piccole realtà piuttosto che nei grandi supermercati.
La tua marca di latte biologico preferita non è inclusa nella nostra lista? Contattaci per segnalarcela.